giovedì 5 aprile 2018

Recensione "Quando eravamo eroi" di Silvio Muccino

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che mi è, inaspettatamente, piaciuto.
Si tratta del libro di Silvio Muccino, "Quando eravamo eroi", un romanzo d'attualità e di amicizia che non vi lascerà indifferenti.
Buona lettura!


Acquistalo la tua copia a prezzo scontato, QUI

Alex ha trentaquattro anni e sta per tornare in Italia. Dalla sua casa ad Amsterdam guarda una vecchia foto che lo ritrae adolescente insieme ai quattro amici che allora rappresentavano tutto il suo mondo. Gli stessi che ha abbandonato da un giorno all'altro senza una spiegazione, quindici anni prima. Lui, Melzi, Eva, Torquemada e Rodolfo erano indissolubili, fragili e bellissimi, esseri unici e uniti come alieni precipitati su un pianeta sconosciuto a cui non volevano, non sapevano conformarsi. Poi, qualcosa si è rotto. Ora Alex sta per affrontare il passo più importante della sua vita, ma, prima di chiudere i conti con quel passato e con la causa della sua fuga, ha bisogno di rivederli perché sente di dover confessare loro la verità. Una verità che nel corso di quegli anni lo ha portato ad un punto di non ritorno oltre il quale, di Alex, non resterà più nulla. Per Eva, Alex è stato il grande amore, per Rodolfo il rivale-amico che aveva rubato il cuore della ragazza di cui era innamorato, per Melzi un dio messo su un piedistallo, per Torquemada un enigma da risolvere. Nessuno è mai riuscito a superare il dolore di quell'abbandono che ha alterato il corso delle loro vite. È per questo che, nonostante tutto, decidono di accettare l'invito di Alex a trascorrere tre giorni nella sua casa in campagna - meta e rifugio di tanti momenti passati insieme. Ma quando vi arriveranno, la rivelazione che li attende sarà infinitamente più scioccante di quanto avessero mai potuto immaginare. Sarà solo l'inizio di un weekend fatto di verità e confessioni, pianti e risate. Al loro risveglio, il lunedì mattina, nulla sarà più lo stesso.


Leggendo questo libro, sembra quasi di vedere un film. Una di quelle commedie all'italiana in cui un gruppo di amici si ritrova dopo anni, emerge un segreto che sembra distruggere i rapporti per sempre e poi, alla fine, ne escono più forti di prima e al pubblico arriva una bella morale.
Scavando più a fondo, però, non ho potuto fare a meno di affezionarmi a questi personaggi, nonostante rappresentino dei cliché ambulanti della società odierna: c'è Eva che va avanti a scatole di tranquillanti; Melzi che è ancora più insicuro e patetico di quando aveva dodici anni; Torquemada che si diverte a sputare sentenze sugli altri ma che, in fondo, vive ancora con la mamma; Rodolfo che nella vita si accontenta ma non se la gode nemmeno un po' e infine Alex, il vero fulcro della storia e delle vite insoddisfatte degli altri personaggi. In effetti, mi è dispiaciuto che della sua persona si sia parlato, complessivamente, meno rispetto agli altri; è il personaggio più intrigante della storia. Un uomo che riunisce i suoi ex amici, dopo essere sparito per anni, solo per confessargli una verità inaccettabile e sconvolgente. Un uomo che con la sua assenza, è riuscito comunque ad essere presente e ad influenzare le vite degli altri. Alex il bello, Alex che aveva un futuro radioso in mano, Alex che ha mandato tutto all'aria per scoprire sé stesso senza voltarsi indietro.

Ti amo così tanto che non mi basta averti.
Vorrei essere te.

Il romanzo ci viene raccontato da un susseguirsi di narratori che hanno voglia di sfogarsi e raccontarsi senza censure, ammettendo nero su bianco i fallimenti che fanno ancora fatica ad accettare. Il tema trattato, molto attuale senza dubbio, viene raccontato in maniera cruda, senza abbellimenti. L'autore fa luce su tutti i pregiudizi e le problematiche del caso, senza raccontare favolette in cui tutto si risolve con un colpo di bacchetta e un lieto fine. Quest'amicizia, sospesa ma mai finita, dovrà fare i conti con una verità inaspettata e con un addio metaforico molto commovente ed emozionante. Lo stile dell'autore si abbina molto bene alla realtà, i dialoghi sono molto colloquiali e il lessico rende bene determinate espressioni senza abbellimenti retorici o di forma. E' un romanzo semplice, fatto da personaggi che potranno risultare quasi banali, ma che non farete fatica ad inquadrare in un contesto reale e quotidiano. Sono cinque persone che giocano ad essere supereroi per superare la paura del fallimento e la mancata realizzazione dei sogni di gioventù. Penso che ognuno di noi si sia sentito così ad un certo punto della propria vita. Ma se c'è una cosa che ho imparato da Alex e dagli 'Alieni' è che non è mai troppo tardi per fare la scelta giusta ed aspirare ad una vita ricca di emozioni e di sogni da realizzare.
Consigliato!



Nessun commento:

Posta un commento